
Couchbase Server ha raggiunto, all’inizio di ottobre, la versione 4.0. Stiamo parlando di una delle più famose proposte del movimento NoSQL, il fenomeno che dilaga da anni, nato per superare i limiti imposti dai tradizionali Database Management Systems (DBMS) relazionali.
Couchbase aderisce alla corrente document-oriented che vede tra i suoi esponenti anche MongoDB, ormai una delle tecnologie di persistenza più diffuse al mondo.
I DBMS “a documenti” permettono di immagazzinare i dati non in tabelle dalla rigida struttura prefissata, come nel mondo relazionale, bensì in record in formato JSON le cui proprietà possono essere previste in fase di progettazione o definite al momento del salvataggio. La flessibilità da questo generata, oltre ad altri fattori, ha reso le soluzioni NoSQL più adatte alle moderne circostanze in cui Social Network, servizi web e tecnologie mobili offrono dati sempre più variegati.
Tra le novità introdotte nella nuova major release compare un nuovo linguaggio di interrogazione, N1QL, che cerca di coniugare il buono della tradizione del SQL con il formato JSON. Il termine NoSQL infatti, al di là della prima impressione che produce, non indica un rifiuto netto di SQL ma significa “Not Only SQL”: è un invito ad aprire la mente a nuovi approcci, superando quelli tradizionali senza disprezzarli. A conferma di ciò si è visto che tanti DBMS di questo movimento hanno coltivato al proprio interno linguaggi di interrogazione molto simili a quello del mondo relazionale e con N1QL anche Couchbase cerca di allinearsi.
Nella pagina del sito ufficiale che invita alla sperimentazione della nuova modalità di interazione si trovano esempi che possono apparire singolari come quello in cui una query scritta in N1QL (anche se sembra in tutto e per tutto SQL):
SELECT name, author FROM books
non restituisce un risultato in tabella ma un oggetto JSON come il seguente:
{ "results": [ {"name":"Marcovaldo", "author":"Italo Calvino"}, {"name":"I Promessi Sposi", "author":"Alessandro Manzoni"}, {"name":"Il deserto dei Tartari", "author":"Dino Buzzati"} ] }
Il primo vantaggio che si ravvisa in tutto questo e che incontra i bisogni dell’industria è la facilità con cui il personale, avvezzo da anni all’uso del linguaggio SQL, non si trova costretto a cambiare abitudini e può abbracciare la filosofia del NoSQL, per così dire, con naturalezza.
N1QL rappresenta una grande novità della nuova versione di Couchbase ma non l’unica. Altro aspetto interessante è il Multi-dimensional Scaling che permette di suddividere il carico di lavoro delle tre branche principali di attività (query, indici e read/write) su nodi differenti dello stesso cluster ottimizzando notevolmente le operazioni.
Avete mai usato Couchbase o altre soluzioni NoSQL? Che vantaggi o svantaggi avete ravvisato?
Commentate e fateci sapere!
No Responses to “Couchbase Server 4.0: nuova major release e nuovo linguaggio di interrogazione”